Un salto nel passato
La parola del millennio è gestione! Mi piace fare voli nel passato recente (ricordo a me stessa che siamo la generazione che ancora ha la possibilità di ascoltare le testimonianze dirette dei deportati dei campi di concentramento nazisti…). L’ora legale proposto da Benjamin Franklin nel 1784 era la soluzione per approfittare delle giornate più lunghe a partire dalla primavera e risparmiare il consumo di candele, e d’inverno recuperare un’ora di luce la mattina per il lavoro nei campi. Questo vuol dire che al calar del sole, le strade illuminate da luci fioche ad olio, oltre che rare, venivano spente presto; la gente era in casa d’avanti ai camini o i bracieri e ben presto non c’era che da andare a letto.
Non erano le persone a gestire il tempo e lo spazio, dovevano semplicemente adattarsi alle condizioni naturali. C’era un tempo per tutto, tra l’altro lento, denso e attento. Non c’erano smartphon, acceleratori di velocità, c’erano libri. Anche i videogiochi degli anni ’80 erano lenti e rudimentali, le prime serate televisive cominciavano alle 20.30 e alle 22.30 si era già in seconda serata.
Un balzo nel futuro
Nel giro di 40 anni l’evoluzione, o come direbbe il grande sociologo-filosofo Zygmunt Bauman, l’involuzione, ha portato ad una tale vastità di stimolazioni che la memoria non è in grado di apprendere e cancella per sopravvivenza. Negli ultimi 10 anni la capacità di ritenere parole o numeri in memoria oscilla fra i 3 e i 7 elementi, 2 punti in meno rispetto a due lustri fa. Impressionante. I disturbi dell’attenzione e dell’iperattività sono decuplicati, divoriamo tempo in spazi inesistenti. Ci caliamo in un pc dimenticando la dimensione reale. Il metaverso ci bussa alla porta, anzi è già entrato! ll “non-luogo, Il tempo e il senso, gli spazi vuoti, sono i punti critici entro cui la nostra Identità si muove e rischia di perdersi.
Una questione di esercizio: chi non gestisce si estingue?
Dal punto di vista professionale possiamo affermare che chi non gestisce la dimensione spazio-tempo rischia di estinguersi. Per estinzione vuol dire avviare aziende e non superare i due anni di avvio, chiudere aziende e realtà trentennali, perdere finanziamenti, rischiare grossi capitali, andare in perdita, nel migliore dei casi sopravvivere!
L’agenda 2023
Ho Google Calendar (conosci?), mi basta! Dal punto di vista tecnologico è veramente pazzesco avere tutto in un cellulare. Sapere cosa farai muovendo 4 tasti… ma posso essere solo in parte d’accordo e voglio spiegarti perché: la carta e la penna danno tridimensionalità alle tue azioni, rendono tutto più concreto, responsabilizzano la scelta. Ad alcuni può sembrare una riflessione assurda ma non lo è (fidatevi della psicoterapeuta strategico-breve). Ti faccio un esempio: ti è mai capitato di andare al cinema? E a teatro? Assistendo a questi due eventi pensi che l’impatto sia lo stesso? E una partita vista da solo a casa è uguale che vederla insieme ad un gruppo di amici in uno schermo gigante o ancora essere con quello stesso gruppo direttamente allo stadio? Domande ovvie, risposte ovvie! La differenza la fa l’impatto, il corpo che vibra… la matita o la penna che scrive gli appuntamenti sul foglio. Ed è vero che un’agenda è più ingombrante e può essere persa in un angolo, ma se ti è mai capitato di smarrirla per alcune ore avrai avvertito l’impatto emotivo di perdere una parte di te! Esatto, quell’agenda è una parte di te. È il tuo tempo, la tua soddisfazione, il tuo riconoscimento, il tuo successo professionale!
Autore
Graziella Mazza
Psicologa motivazionale, psicoterapeuta strategico breve, docente in analisi del comportamento, intelligenza emotiva e tecniche oliste integrate, applicati nell’educazione, riabilitazione, prevenzione e nella gestione economica.