Dal surmenage allo slow working

Esiste un termine per definire lo stato di esasperazione e irritabilità dovuto al super impegno lavorativo: surmenage!

Schiacciati dal tempo e dagli obblighi, veniamo imbrigliati dal pensiero del lavoro anche quando non lo facciamo. Anche in vacanza, spesso non riusciamo a trovare un argomento diverso da quello lavorativo, anche solo per lamentarci!

Quando siamo a lavoro passiamo 1/3 del tempo a pensare agli impegni senza entrare realmente in azione e mentre scambiamo pensieri frustranti e di stanchezza con colleghi, collaboratori e clienti, non ci accorgiamo di predisporre il corpo allo stress, con una notevole aumento di produzione di ormoni, e di conseguenza la mente e l’intera fisiologia (ritmo cardiaco, pressione arteriosa, respirazione e via dicendo).

In genere queste persone riescono a trovare il proprio ruolo proprio grazie ad altre che “le lasciano fare”. Un po’ più “passive”, si accomodano alleggerite dal peso di dover scegliere. In questo gioco a tratti perverso, in questo tira-molla, molte coppie vivono una vita accusandosi a vicenda eppure creando un equilibrio perfetto.

La lentezza è la nostra carta vincente

In controtendenza al surmenage nasce il termine slow working, ancora una volta la lentezza entra in gioco. Potersi concedere dei minuti di pausa (dieci minuti dopo ogni ora) può permetterci di:

  • Bere (abitudine utilissima per la lucidità mentale).
  • Andare in bagno (scarico delle tossine e liquidi in eccesso).
  • Respirare con consapevolezza (5 minuti di respirazione consapevole così come ho scritto in un post sul gruppo Facebook Riparto da ME! può rallentare il ritmo frenetico del pensiero).
  • Ascoltare un brano musicale (preferibilmente a 432 hz, senza testo).
  • Accendere il cellulare per verificare se ci sono esigenze familiari o messaggi urgenti a cui dover rispondere (questo presuppone che lo abbiate messo in modalità aerea).
  • Prendere un caffè “positivo” con i colleghi (il che vuol dire zero critiche, zero lavoro, sì ai pensieri leggeri, propositivi e, perché no, positivi).

Ripartire da Me vuol dire allenarsi in vacanza per arrivare più forti e rinvigoriti!

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