Gli interventi assistiti con gli animali (IAA) vengono indicati generalmente con il termine Pet Therapy, comprendono una vasta gamma di atti vità e progetti con lo scopo di andare a migliorare la salute e/o il benessere delle persone con l ‘ausilio di Pet (animali da compagnia). La Pet therapy altro non è che una pratica terapeutica di supporto ad altre terapie tradizionali. La relazione che si viene a creare tra il Pet ed il soggetto coinvolto permette di ottenere in modo naturale e spontaneo importanti risultati di benessere psico‐emozionale e fisico.
Tipologie di IAA
Gli IAA si suddividono in tre tipologie diverse di intervento in base: all’utenza a cui è rivolta, al tipo di progetto, ai professionisti che compongono l’equipe.
In merito alla tipologia d’intervento la normativa ne distingue tre:
- Atti vità Assistite con gli Animali (AAA) , di tipo ludico‐ricreative;
- Educazione Assistita con gli animali (EAA), con valenza educativa;
- Terapia Assistita con gli animali (TAA), ambito terapeutico /riabilitativo.
Figure professionali coinvolte
In tutti i tipi di intervento è necessaria la collaborazione di diverse figure professionali:
- Medico veterinario esperto in IAA;
- Coadiutore dell’animale, ovvero, colui che lo gestisce;
- Responsabile del progetto (solitamente psicologo‐terapeuta) che si occupa di coordinare l’equipe;
- Responsabile d’intervento che si occupa della persona a cui è rivolta la Pet Therapy ;
- Altre figure (Addestratore Cinofilo)..
I benefici della Pet Therapy in carcere
A partire dalla Riforma Penitenziaria 354/1975 il carcere ha tra i suoi obietti vi non solo la punizione, ma anche il recupero, il reinserimento sociale, la rieducazione. È in questa visione che la Pet Therapy può essere uno strumento terapeutico in grado di umanizzare la pena in un ambiente che è, il più delle volte, ostile.
Questo è reso possibile grazie alle relazioni che si vengono a creare tra il Pet ed i detenuti, facendo
riemergere emozioni e sentimenti che molto spesso vengono soppressi in contesti che, per loro stessa natura, tendono ad impedire la libera espressione di bisogni e desideri. Attraverso questi interventi la sensazione di fiducia espressa dal Pet, spesso, fa scattare una molla interna che consente a queste persone di darsi l’opportunità di cambiare. Da parte del Pet si ha l’accettazione della persona così com’è, nel qui ed ora, ed è proprio questo che rende gli IAA efficaci nei contesti di reclusione.
Ma non finisce qui, la Pet Therapy determina anche altri benefici:
- Fisiologico‐ Ormonale: Aumento della concentrazione di ormoni e neurotrasmettitori in grado di determinare emozioni positive (endorfine e dopamina). Riduzione dell’ansia e degli ormoni responsabili della risposta allo stress (cortisolo).
- Psicosociale: funge da “collant” in soggetti che non interagiscono tra di loro migliorando le abilità sociali e relazionali;
- Comportamentale: favorisce la riduzione dell’aggressività;
- Comprensione del mondo: soprattutto i cani aiutano a sviluppare l’empatia in quanto richiedono l’interpretazione di comportamenti non verbali. I cani insegnano, anche, a prendersi cura di un altro essere vivente, a capire i bisogni ed i tempi dell’altro, il dare e avere all’interno di una relazione.
- Psicomotorio: migliora la postura e la comunicazione non verbale;
- Riabilitazione sociale: molti sviluppano interesse verso l’ambito cinofilo tanto da richiedere la possibilità di intraprendere percorsi formativi specializzanti per diventare, ad esempio, addestratori cinofili;
Durante le diverse sedute di Pet therapy possono toccare con mano quanto è importante saper gestire le proprie emozioni, ma soprattutto, quanto è importante la comunicazione intesa come postura del corpo, espressioni facciali, e tutti quei movimenti che il Pet utilizza per comunicare con gli altri cani e con noi.
Molto utile in questo campo è il role‐playing che ha come obiettivi:
- Lo sviluppo delle capacità comunicative;
- Aiuta a capire le motivazioni degli altri e impara a mediare;
- Aumenta la capacità di ascolto attivo osservando i comportamenti altrui e propri;
- Aiuta a sperimentare atteggiamenti differenti per una stessa situazione data;
- Sviluppo della flessibilità
Autore
Federica Cefalà
Federica Cefalà nasce a Lamezia Terme il 6 marzo 1989. Ha conseguito il Diploma Magistrale presso l’Istituto “T. Campanella” di Lamezia Terme con indirizzo Socio-Pedagogico. Spinta dall’amore per la Biologia frequenta il Corso di Laurea Triennale in Scienze Biologiche. Ha conseguito il Diploma di Criminologia e Scienze Forensi presso “Formazione Promethes” e ha frequentato il Corso di Formazione in Sessuologia Forense presso “Centro Studio Athena” conseguendo l’attestato di partecipazione.