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Il nuovo anno: la paura fa 90!

C’è chi, durante questi giorni, ha condotto una vita sostanzialmente simile a quella di altri
periodi dell’anno e chi invece ha sentito di immergersi a piene mani nelle festività natalizie.

Le feste che arrivano sono cariche di emozioni contrastanti: alcuni le hanno vissute con
entusiasmo altri meno.
Lo stacco momentaneo dal lavoro o dagli impegni quotidiani sono stati sostituiti da regali a
tutti i costi, menù innovativi, vecchie tradizioni da portare avanti, pranzi e cene in famiglia
che riaccendono vecchie e nuove dinamiche interne.
Il 6 gennaio mette freno ai ritmi, 2 giorni per riprendere fiato e calarsi, lunedì, nell’apnea
della vita quotidiana piena di doveri, impegni, esami, progetti da iniziare o terminare.

Paura di ricominciare
Proprio perché il mondo è vario, anche in questo caso, c’è chi non vede l’ora di liberarsi
dagli addobbi natalizi e c’è chi ha paura di ricominciare.
Paura del futuro e ricalarsi in una vita complessa che le luci natalizie ed i film d’amore di
baci sotto il vischio, avevano un po’ allontanato.
A che servono allora le feste di Natale, le più lunghe dell’anno, a stressare o rilassare? A
rigenerare o a rattristire?
Lo stacco è positivo o negativo? Acuisce il senso di solitudine o riempie di affetto?

Piedi a terra, testa in aria!
Comunque siano andate fino a ieri, è fondamentale, oggi, sentire i piedi ben piantati per
terra e la testa aperta al vento.
La terra ci darà la base di appoggio per continuare i nostri passi a partire da dove ognuno
era rimasto il 23 dicembre (sperando si siano aggiunte nuove intuizioni).
La “testa al vento” ci permetterà di avere più contatto con il mondo circostante, le relazioni
e gli eventi che danno movimenta alla nostra vita.
Le relazioni sociali ci mettono in rapporto con noi stessi; lo specchio della società ci
metterà a confronto con i nostri punti di forza e di fragilità;
i primi saranno la base dove poggiare le certezze, i secondi ci potranno indicare,
indirettamente, i nuovi passi da muovere per modificare abitudini e comportamenti e
poter essere orgogliosi dei nostri successi, piccoli o grandi che siano, importante è viverli
con gioia e gratitudine.

I 3 passi giusti:
1) Pensa che la vita è fatta di obiettivi da raggiungere, le vacanze hanno il compito di
creare “spazi vuoti” in cui creare nuovi contenuti!
2) Creare all’interno della settimana uno spazio di relax, anche di un’ora, ricaricherà il
corpo, la mente e lo spirito!
3) Creare subito un altro “spazio vacanza” anche di poche ore a distanza di massimo un
mese, darà uno slancio diverso alla quotidianità!

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Autore

Graziella Mazza

Psicologa motivazionale, psicoterapeuta strategico breve, docente in analisi del comportamento, intelligenza emotiva e tecniche oliste integrate, applicati nell’educazione, riabilitazione, prevenzione e nella gestione economica.

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