Dal volto traspare ciò che l’essere umano pensa ed esprime tramite le proprie emozioni, come? Attraverso la mimica facciale, che difficilmente possiamo controllare, in quanto fa parte della cinesica che concerne il modo in cui si modifica il volto.
I primi studi
I primi studi inerenti le microespressioni del viso sono state effettuate dallo studioso Paul Ekman e Wallace Friesen, psicologi statunitensi, che hanno creato uno schema facciale in grado di riprodurre i primi segni di come riconoscere le diverse espressioni in modo semplice, classificando i 43 muscoli del volto garanti delle micro-espressioni facciali. Questo sistema è denominato FACS (Facial Action Coding System). Ekman e Friesen hanno esaminato ben oltre 5000 videoregistrazioni di combinazioni dei muscoli dell’ovale individuando 44 AU (Action Unit). Cogliere diverse informazioni sugli stati d’animo e sui pensieri dei nostri interlocutori ci aiuta a capire meglio le persone.
Emozioni Universali
Chi vuole imparare a decodificare le varie espressioni del volto deve riconoscere e catalogare le emozioni universali, correlandole alle espressioni e riconoscendo le azioni muscolari del viso.
- Rabbia (labbra serrate, sopracciglia abbassate e testa leggermente abbassata)
- Paura (occhi sgranati, labbra tese e ritratte verso gli occhi)
- Tristezza (sopracciglia aggrottate, gli angoli interni delle palpebre superiori si abbassano sugli occhi)
- Disgusto (naso arricciato, sopracciglia abbassate e bocca aperta)
- Gioia (sorriso aperto, occhio vivace e palpebre inferiori alzate)
- Sorpresa (occhi sgranati, sopracciglia alzate, bocca aperta)
- Disprezzo (si manifesta attraverso il mento alzato, come per giudicare qualcuno dall’alto verso il basso, solo su un lato del viso e un angolo della bocca si protrae verso l’alto).
Decifrare le emozioni tramite le espressioni facciali
Ogni emozione indica una serie di rilevanze muscolari che è necessario memorizzare ed eventualmente metterle in pratica.
- E’ importante innanzitutto concentrarsi sugli occhi, perché sono lo specchio dell’anima, di conseguenza potrai carpire il pensiero del tuo interlocutore controllando ad esempio se le pupille si dilatano o si restringono, se lo sguardo è sfuggente che denota disagio ed insicurezza.
- Controlla poi il movimento del naso, in quanto potrai capire se chi ti sta di fronte allarga le narici, potrebbe essere disturbato o arrabbiato. Oppure se una persona si tocca il naso potrebbe significare che in quel momento sta mentendo o ha semplicemente un’irritazione.
- Osserva le labbra poiché esse sono muscoli estremamente delicati e scoprirai le varie reazioni. Se le labbra sono contratte potrebbe indicare frustrazione o tensione, mentre la protrusione di esse potrebbe indicare desiderio.
- Infine soffermati sulle sopracciglia perché esse sono molto evidenti, di conseguenza suggeriscono stati emotivi diversi, per esempio aggrottare le sopracciglia potrebbe significare “mettere in discussione”, o ancora, sopracciglia ravvicinate e abbassate possono indicare frustrazione e rabbia
Attraverso tanta pratica, impareremo che l’interpretazione delle espressioni facciali ricopre un ruolo fondamentale nel comprendere meglio noi stessi e le relazioni interpersonali.
Autore
Marilena Mazzeo
Psicologia clinica e dinamica, criminologia, behavioral analyst, counselor vittimologico e psicopatologia dello sviluppo.