Smettila di fare il saccente (e confrontati con gli altri)!

Il confronto come strategia di crescita professionale

Per molti professionisti confrontarsi con i propri colleghi potrebbe rappresentare un colpo alla dignità personale, al proprio “ego”, come si dice in psicologia. Credono che questo li possa fare sentire inferiori perché si mostrerebbe di non sapere alcune cose o di avere dei dubbi. 

La fantomatica società ci vuole forti e sicuri (come recita una vecchia pubblicità di un profumo “…per l’uomo che non deve chiedere…mai!”). Ma la società ci vuole “soli e deboli” per fare viaggiare i pochi e fare stare fermi i molti (Ahinoi, niente di nuovo sotto questo cielo!).  Chi pensa di farcela da solo, cade nella trappola e mette a repentaglio la propria professione. 

“So di non sapere”

Socrate, il pensatore per eccellenza, ha osato scrivere questa frase potentissima: “So di non sapere”. Il grande filosofo, spiazzando il mondo dei grandi “influencer” del suo tempo, lo renderà immortale e fonte di ispirazione per i successivi secoli. Questo ci insegna che il confronto, la ricerca condivisa e lo studio non ti faranno percepire ignorante, anzi, paradossalmente più potente agli occhi degli altri; a te arriverà il riscontro positivo in termini di autoefficacia, successo professionale e personale (Albert Bandura, psicologo, ha lavorato molto su questo concetto). 

Confronti a confronto

Immagina di entrare in un ristorante che da anni offre gli stessi piatti alla sua clientela, nonostante il mondo della ristorazione e della cucina sia fra i settori più in evoluzione e creativi possibile…che effetto ti farebbe? Potresti pensare che siano statici in un mercato in continuo mutamento. 

Ora alziamo l’asticella: in quante farmacie trovi angoli dedicati alla cosmesi o alla celiachia? Fino a 15 anni fa sarebbe stato un oltraggio per la professione! 

Gli esempi potrebbero essere centinaia migliaia, proprio quante sono le professioni stesse: pensa al settore della parrucchieria, estetica. Anche le poste, le banche si sono dovute reinventare per trovare un elemento di originalità e distinzione che attiri la clientela. 

Questo perché il mondo è in continuo mutamento e se si vuole stare sul mercato, bisogna confrontarsi, studiare “il tuo competitor” e creare novità per stimolare il cliente che, altrimenti, potrebbe avvicinarsi ad altre realtà più dinamiche!

Il problema è il seguente: come si può distinguersi dalla massa se non si sa cosa offrono gli altri? 

Studiare, studiare, studiare

Non immaginiamo di dover prendere tomi ed iniziare a studiare libroni, il concetto di studio per il professionista è molto diverso.

  1. Studia il tuo competitor; chi è nel tuo stesso settore ti aiuterà a capire come ti stai attualmente posizionando sul mercato. Potresti essere in linea con l’offerta oppure troppo indietro o troppo avanti. Ti assicuro che anche essere troppo all’avanguardia potrebbe creare rischi nella tua professione se non sai adeguatamente presentare i nuovi prodotti.
  2. Fatti stuzzicare da quello che offre il mercato del tuo settore per poter innovare e proporre cose interessanti.
  3. Confrontati direttamente attraverso corsi professionalizzanti o di formazione; il grosso errore è vivere i corsi di formazione come una perdita di tempo e di denaro. Si tratta, invece di investimento perché uscito/a dalla formazione potrai reinventarti e far decuplicare ciò che hai speso per apprendere.
  4. Mai copiare, ma lasciarsi ispirare! Il confronto serve per poter avere una fonte di stimolo, certo non per scopiazzare o scimmiottare. Tu hai una personalità che ti rende originale sul mercato, potrai sfruttare la crescita per brillare ancora di più.
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Autore

Graziella Mazza

Psicologa motivazionale, psicoterapeuta strategico breve, docente in analisi del comportamento, intelligenza emotiva e tecniche oliste integrate, applicati nell’educazione, riabilitazione, prevenzione e nella gestione economica.

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