
Cos’è lo stalking:
Con il termine stalking indichiamo una serie di atteggiamenti trasmessi da un individuo, denominato stalker, che angustia un’altra persona, perseguitandola, ossessionandola e creando in essa stati di paura e di terrore, fino al raggiungimento della compromissione della vita quotidiana.
Il termine stalking, deriva dal verbo inglese “to stalk” che significa letteralmente “camminare con circospezione, furtivamente” denotando “colui che resta sempre in agguato”, ed indicata anche come “sindrome del molestatore assillante”
La giurisprudenza americana è stata la prima a prendere in considerazione tale problema emanando nel 1990 il primo “Model Anti Stalking Code for the States” promulgato nel 1993 al fine di ricevere una risposta incisiva allo “stalking crime”.
Gli elementi fondamentali per la configurazione di tale reato sono:
- Consapevolezza nell’incutere timore con le proprie azioni
- Reiterazione della condotta criminale
- La vittima è costretta a vivere in situazione di turbamento emotivo e/o a cambiare stile di vita.
Conoscere il “nemico”
Le condotte indesiderate sono classificate in tre diverse tipologie:
- Contatti indesiderati: comportamenti attuati allo scopo di avvicinare la vittima, come ad esempio pedinamenti e appostamenti
- Comunicazioni indesiderate: rivolte direttamente alla vittima, come minaccie, o rivolte indirettamente e quindi indirizzate nei confronti dei familiari, colleghi e amici
- Comportamenti associati: condotte all’insaputa della vittima con lo scopo di infastidirla e danneggiarla come cancellazione delle bollette, estinzione della carta di credito, ecc.
Sorge una domanda fondamentale, ma chi è lo stalker?
Secondo un campione di circa 168 soggetti, valutati clinicamente in casi di stalking, alcuni studiosi australiani, Mullen e Pathè, nel 1999 hanno proposto un approccio multiassiale composto da:
- Asse I: costituito dalla tipologia di molestatori che spingono tali soggetti stalker a comportarsi in un determinato modo
- Asse II: prende in considerazione il rapporto stalker – vittima;
- Asse III: riguarda i molestatori affetti da disturbi psichiatrici
Approfondendo il primo asse, gli autori distinguono cinque tipi di molestatori:
- I rifiutati: La vittima è solitamente l’ex partner. Trattasi di coloro che dopo una relazione conclusa attuano comportamenti di riconciliazione con telefonate insistenti, messaggi e appostamenti
- I predatori: sono coloro il cui scopo è quello di avere dei rapporti sessuali nei confronti delle vittime come adulti e bambini. Si dedicano ai pedinamenti e alla sorveglianza della medesima e di rado utilizzano telefonate assillanti.
- I rancorosi: sono coloro che si spingono ad agire in modo punitivo nei confronti delle loro vittime considerandosi giustificati nei loro comportamenti. La vittima in genere è colei che ha offeso direttamente lo stalker
- I cercatori di intimità: sono persone che desiderano istaurare una relazione che possa risolvere il dilemma centrale della loro vita, ossia la loro solitudine e mancanza di rapporti stabili con le persone.
- Gli incompetenti: sono quei soggetti che vorrebbero corteggiare un partner o una persona incontrata per caso, i cui i rituali di corteggiamento risultano controproducenti attraverso atti oppressori o arroganti. Le avances solitamente sono grezze ed esplicite e il loro bisogno di possesso, li induce a ritenere l’altro come un oggetto.
Per quanto riguarda il secondo asse, gli esperti distinguono: i precedenti partner, gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro, ecc.
Infine analizzando l’ultimo asse, esso è relativo alle condizioni psichiatriche dello stalker, come ad esempio gli stalkers psicotici e quelli non psicotici
Le vittime di stalking:
Le vittime di stalking rappresentano un elemento risolutivo per definire il fenomeno.
L’ansia, la paura e il terrore della vittima rappresentano l’elemento fondamentale che trasforma queste azioni ripetute in molestie
Come fronteggiare tali condotte?
Rivolgendosi alla Polizia per bloccare tali comportamenti procedendo poi con la querela

Autore
Marilena Mazzeo
Psicologia clinica e dinamica, criminologia, behavioral analyst, counselor vittimologico e psicopatologia dello sviluppo.