Borsa di studio del valore di 700 Euro per i primi 15 iscritti alle nuova edizione del Master in Consulenza Sessuale e del Master in Vittimologia

Cos’è lo staging? Definizione e compimento in diverse circostanze

Cos’è lo staging? 

Lo staging è la messinscena, la pianificazione realizzata dall’autore di un reato sulla scena del crimine, con il fine di deviare il lavoro della polizia sulla responsabilità di chi ha commesso un delitto, ha lo scopo di trascinare l’indagine sulla strada sbagliata.

Lo staging non si incontra esclusivamente nei casi di omicidi, ma anche nei casi di frodi, nei casi di incendi, rapine ecc.

Potremmo dire che lo staging è il copione che solo una delle parti ne è al corrente, ossia l’autore del reato, infatti polizia,  vittima e inquirenti sono interpellati dal colpevole a recitare le loro parti senza sapere che tale strategia di pianificazione è stata appositamente pensata ed agita. 

Lo staging rappresenta un aggravante in fase processuale in quanto rappresenta la volontà e la premeditazione dell’offender.

Definizione

Secondo il CCM, Crime Classification Manual, manuale di indagine e classificazione dei crimini violenti, lo staging è l’alterazione volontaria della scena del crimine.

Si ricorre allo staging per due motivi:

  • Per far ricadere i sospetti altrove
  • Per proteggere la famiglia o la vittima del reato

L’autore del reato che manipola la scena del crimine, potrebbe commettere degli errori, in quanto è sottoposto a un notevole stress emotivo non lasciandogli il tempo di organizzarla razionalmente, emergono quindi le incongruenze che, durante le indagini scientifiche, sottolineano le tattiche di ricorso allo staging.

Scopri ora il nostro MASTER BIENNALE IN CRIMINOLOGIA

Circostanze di attuazione dello staging

Lo staging potrebbe attuarsi a diverse tipologie di situazioni, accenniamo qualche esempio:

  • Suicidi: Lo staging in merito al suicidio richiede una premeditazione più consapevole e approfondita. Il killer decide di imputare la responsabilità ad un suicidio. Prevede che la vittima agisca autonomamente verso se stessa. E’ importante sempre indagare per poter dar risposte concrete alle famiglie delle vittime.
  • Omicidi: in questo caso l’offender decide di addossare la colpa a qualcun altro. L’omicidio avviene tra una specifica vittima e il suo carnefice, il movente è ben preciso, percentualmente sono minori sono i casi di omicidio senza movente.
  • Rapine: le rapine e i furti avvengono prevalentemente in appartamento. Poche volte una rapina si tramuta in omicidio, ma potrebbe accadere la così detta “rapina finita male” e questo prevede l’attuazione dello staging per distogliere l’attenzione dai responsabili del reato.
  • Morti naturali: viene dipanato quanto un offender organizza la pianificazione di un omicidio che si avvicini ad una morte naturale indirizzando le indagini su ipotetiche patologie di cui la vittima soffriva

Una scena del crimine, ove le tracce sono ben circoscritte, pulite e quasi “perfette”  dovrebbe far sempre dubitare chi svolge l’indagine attraverso l’approfondimento di esse. Il colpevole del reato vuol restare libero e spesso si mostra, nei confronti delle forze dell’ordine, zelante e collaborativo nelle sue dichiarazioni.

Condividi
Avatar photo

Autore

Marilena Mazzeo

Psicologia clinica e dinamica, criminologia, behavioral analyst, counselor vittimologico e psicopatologia dello sviluppo.

Leave a comment

×