
Una società che cerca la perfezione è una società che deve ricontrollare i propri standard. Ma quali sono i motivi per cui dobbiamo sempre cercare delle categorie in cui infilare noi ed i nostri figli?
Non è colpa nostra
Il nostro cervello ha bisogno di racchiudere le cose in delle scatole, lo fa per necessità, per sopravvivere. Fa in modo di tenere sotto controllo l’ambiente catalogandolo.
Gli studi sulla teoria della percezione e della forma ci svelano che esistono una serie di meccanismi mentali che catturano gli stimoli dall’ambiente attraverso i 5 sensi, li elabora e ne tira fuori forme più simili possibile a ciò che già conosce. L’esempio più semplice sono le nuvole o le macchie che magicamente si trasformano in cuori o animali.
Il voto perfetto!
Ecco perché esiste il voto perfetto, lo stile, il comportamento perfetti; tutto ciò che appare diverso viene difficilmente accettato socialmente. L’assurdo è che facilmente generalizziamo, perciò il 6 diventa sinonimo di “persona sufficienza”, un abbigliamento originale rispetto alla massa etichetta chi lo porta come “tipo strano” e da genitori, spesso, ci lasciamo portare dall’incertezza e dal timore che il diverso sia pericoloso, perciò potrebbe scattare la paura che tuo figlio potrebbe prendere una strada diversa (ricorda che ciò che è diverso fa paura!)
ORA E’ TEMPO DI CAPIRE LA VERITA’
La verità è che in natura esiste la diversità, nessun albero è uguale all’altro, a differenza di come ci insegnano all’asilo! La verità è che i nostri figli sono perfetti così come sono, se parti da questo dato di fatto tutto sarà più semplice per te. Il primo a crederci devi essere tu che ogni giorno con le parole e le azioni lo educhi.
Anche di fronte al “deficit” non ci sono mai limiti al miglioramento!
Quindi la regola prima in assoluto è: credi in lui, in lei e dimostraglielo con i fatti (l’anima senti se menti)!
Questo è il punto di partenza, il resto sarà più semplice di quanto credi!