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Gaslighting: cos’è e come difendersi

Il gaslighting è un processo di manipolazione mentale subdola e crudele perorata dal gaslighter, ovvero il manipolatore, con il fine ultimo  di defraudare la vittima della sua fiducia, sanità mentale e della sua autostima.

Tale fenomeno  accade più frequentemente di quanto si possa pensare, dove la vittima e il manipolatore spesso sono partner o persone legate da un rapporto di conoscenza stretta.

Etimologia:

Il termine Gaslighting deriva dall’opera teatrale del 1939 la cui trama, scritta da Patrick Hamilton, narra la storia di un marito che cerca di portare la moglie alla pazzia utilizzando  tecniche manipolatorie attraverso l’affievolirsi delle luci delle lampade a gas, ma nel momento in cui la moglie notava tali differenze, il marito le comunicava che si trattava dell’immaginazione della consorte, fino a portarla sull’orlo della pazzia.

A cosa dobbiamo prestare attenzione

Dobbiamo prestare attenzione ai seguenti comportamenti utilizzati dal manipolatore:

  • Crea confusione nella mente della vittima
  • Professa continue bugie senza vergogna e rimorso
  • Attacca l’autostima
  • Isolamento della vittima
  • Allontanamento della vittima da tutti i suoi affetti
  • Azioni di screditamento della vittima

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Le fasi del gaslighting

Le fasi di questa tattica manipolatoria avviene in 3 step:

  1. Nella prima fase avviene la comunicazione distorta, ossia la vittima si rende conto che qualcosa non va, ma crede che si tratti sempre di fraintendimenti.
  2. Nella seconda fase, la vittima cerca di difendersi dalle vessazioni del gaslighter, cercando di instaurare un dialogo con esso, nella speranza che il suo tormento possa concludersi
  3. Nell’ultima fase, la vittima si convince che nulla cambierà e si ritroverà in una condizione di depressione. Questa è la fase più grave tra tutte e la vittima è completamente vulnerabile

Come difendersi

È importante difendersi da questi soggetti, attraverso i seguenti consigli:

  • Fidandoci del nostro istinto
  • Non necessitando dell’approvazione da parte degli altri, ma cercando di alimentare la nostra autostima
  • Delimitare i confini con le persone che riteniamo “tossiche”
  • Imparare a focalizzarsi su ciò che desideriamo
  • Essere convinti quando si esprimono i propri “NO”
  • Crearsi una bolla positiva
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Autore

Marilena Mazzeo

Psicologia clinica e dinamica, criminologia, behavioral analyst, counselor vittimologico e psicopatologia dello sviluppo.

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