
Negli ultimi anni si è affermata una visione della nascita multidisciplinare, più discipline operano in ambito teorico ed esperienziale verso una visione integrata della persona. Partendo dagli studi epigenetici, psicomotori, cognitivi e comportamentali si evince come l’evento nascita influenzi la vita e lo sviluppo di ogni individuo. Chi conosce in maniera attenta la professione dell’educatore? E l’educatore che opera e si specializza in ambito perinatale?
Iniziamo con la domanda: chi è l’educatore?
L’educatore (laurea L-19) è un professionista che opera nei processi formativi, (formali, non formali, informali), sostenendo la persona in un’ottica di empowered.
Favorisce e facilità il benessere di ogni individuo e facendo fronte a situazioni di eventuale disagio promuove autonomie e responsabilità personali.
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Quali sono gli ambiti di intervento?
Interviene in contesti individuali, familiari e comunitari con ogni fascia di età. Lavora come libero professionista, in centri diurni, servizi di accoglienza abilitativi, comunità familiari, a livello domiciliare, in servizi pubblici e privati, servizi residenziali e domiciliari.
Quali sono i “suoi” strumenti educativi?
Gli strumenti di un buon educatore sono davvero tanti.
“Impara le regole come un professionista, in modo da poterle rompere come un’artista” Pablo Picasso
Quando rifletto sull’agire educativo mi viene spesso in mente questa frase, ogni elemento sociale, culturale, antropologico è per l’educatore ingrediente prezioso di un grande processo.
Elencando solo qualche strumento, direi che l’educatore opera mediante la consulenza, l’osservazione, l’ascolto, la relazione, le tecniche e le metodologie da lui apprese.
Progetta interventi socio educativi in ottica sistemica, integrata, interdisciplinare e multidisciplinare.
Lavora in equipe con professionisti come: psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale, ostetriche, medici, avvocati, mediatori familiari, logopedisti, neuropsicomotricisti e psicomotricisti, insegnanti.
L’educatore opera con le persone dalla nascita all’anzianità, per questo motivo specializza le sue competenze teoriche e pratiche in uno o più ambiti di intervento.
Cosa si intende per perinatalità?
Letteralmente significa “intorno alla nascita” periodo che oggi viene compreso dal pre-concepimento ai primi 1000 giorni di vita del bambino.
Cosa fa l’educatore che lavora in ambito perinatale?
• Svolge attività educative a livello individuale e di gruppo sulle tematiche della perinatalità, anche nei corsi di accompagnamento alla nascita multidisciplinari.
• Lavora con e attraverso una visione olistica e integrata della persona
• Facilita in un’ottica socio-culturale la comunicazione tra gli individui e la figure sanitarie specifiche del settore perinatale
• Implementa, supporta e valorizza le competenze di genitori e bambini.
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Nello specifico l’educatore esperto di perinatalità:
1. Da alla famiglia una visione olistica, integrata, fisiologica, e funzionale della gravidanza, del parto, del post-partum e lo sviluppo del bambino nella prima infanzia. Lavora sulle tematiche riguardanti gli archetipi e le ciclicità femminili.
2. Supporta il ruolo del padre e della madre, la comunicazione efficace familiare, l’alfabetizzazione emotiva le competenze genitoriali in termini di autonomia, autovalutazione, efficacia. Implementa inoltre la genitorialità consapevole dei genitori adottivi o affidatari, famiglie arcobaleno, caregiver e tutori.
3. Affianca e sostiene il genitore nell’instaurarsi del bonding, profonda relazione con il bambino e il suo caregiver e di conseguenza sulla salute emotiva del nuovo nato; utilizza tecniche di contatto quali il massaggio infantile e il portare in fascia.
4. Sostiene e potenzia le competenze sulla fisiologia, la sensorialità, i processi motori del bambino attraverso il gioco in un’ottica sistemica, olistica e funzionale. Utilizza i laboratori e le attività educative individuali e di gruppo per osservare sostenere, potenziare, abilitare lo sviluppo affettivo-relazionale, corporeo- sensoriale, cognitivo-comportamentale del bambino. Affianca i genitori nel percorso socio- sanitario di diagnosi di disabilità del bambino.
5. Implementa e supporta competenze educative attraverso la facilitazione di gruppi di genitori per promuovere sani stili alimentari in famiglia, allattamento al seno, l’inizio dell’alimentazione complementare del bambino; attraverso laboratori consente di apprendere tecniche comunicative e di gioco grazie alle quali si può proporre un approccio positivo dei bambini ai diversi alimenti.
6. Facilita la comunicazione tra il nucleo familiare del bambino e i “parenti significativi” degli adulti- genitori che sostengono la famiglia nel “prendersi cura” del nuovo nato.
7. Lavora in equipe negli incontri di accompagnamento multidisciplinari pre e post partum.
Quando un educatore sceglie di approfondire l’ambito perinatale sceglie di farlo attraverso apposite formazioni, alcune le indicherò tra poco, ma nello specifico
Quali consulenze, laboratori e attività possiamo avere contattando un educatore esperto di perinatalità?
• Consulenza educativa e incontri individuali o di gruppo sulle routine del sonno del neonato e del bambino, accudimento, attaccamento e bonding, genitorialità consapevole, guida ai servizi territoriali per la supervisione e la valutazione delle abilità del bambino, piani personalizzati sulle routine giornaliere comprese quelle alimentari e di gioco.
• Educativa domiciliare, attività e laboratori individuali o di gruppo: massaggio infantile, laboratori sensoriali, attività che implementano il linguaggio, laboratori di motricità fine e grosso motoria, attività che rafforzino l’intelligenza emotiva e la comunicazione efficace.
• Sostegno all’empowered della figura materna e della figura paterna, famiglie arcobaleno e dei caregiver in genere.
L’educatore esperto di perinatalità promuove attività culturali e di sensibilizzazione sui territori di:
• Peer supporter/ supporter allattamento al seno; • I benefici del con-tatto: Portare in fascia, massaggio infantile, tecniche per implementare il bonding • Genitorialità consapevole; • Intelligenza ecologica e utilizzo dei pannolini lavabili. • Stili alimentari naturali. • Stili educativi e intelligenza emotiva- Sostegno relazione e comunicazione genitori e figli anche attraverso la promozione della lettura.
*Qualunque sia la tua scelta, qualunque strada percorrerai spero che tu possa farlo con passione e amore, solo così la relazione educativa si alimenterà di reciprocità*
articolo scritto dalla dott.ssa Alessandra Mungo