Quale emozione sono oggi?

Ogni giorno viviamo differenti emozioni; alcune sono belle, altre meno. Tuttavia, è importante ricordare che le emozioni fanno parte di noi, del nostro essere. Ma come riconoscere ciò che ci avvolge in un preciso momento? Come aiutare i bambini a dare un nome a quella percezione emotiva?

Andiamo con ordine…

Cosa sono le emozioni?

Parlare di emozioni vuol dire parlare di noi stessi e pensare di cancellarle quando ci troviamo in momenti di difficoltà (ad es. quando proviamo ansia e paura), vuol dire cancellare parte del nostro essere, in quanto ci orientano all’azione risultando indispensabili per la nostra stessa esistenza. Tutte le emozioni richiedono la nostra attenzione per meglio gestire un evento e riconoscere i cambiamenti che le emozioni ci fanno attraversare, influenzando il nostro comportamento, ci prepara a sviluppare nuovi aspetti della nostra personalità.

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Come posso educare alle emozioni?

Le diverse espressioni emotive che il bambino utilizza per interagire con l’adulto, che si prende cura di lui,  parte da una serie di abilità affettive che si manifestano sin dai primi mesi di vita e il cui scopo principale è quello di favorire la costruzione di una relazione stabile con l’altro. Per mettere in atto un’educazione emotiva, è fondamentale avere come obiettivo primario l’esistenza del bambino nella sua totalità. É fondamentale includere la dimensione emozionale nei suoi processi, ponendo massima attenzione allo spazio interiore, alla valorizzazione di ogni forma di diversità e alla formazione di esseri umani completi in un clima di libera espressione, a sostegno dello sviluppo della socializzazione e dell’apprendimento.

Dare un volto alle emozioni

Il periodo storico che abbiamo vissuto e che tuttora stiamo vivendo con l’isolamento necessario per contenere l’epidemia, ci porta a stare molto tempo soli, lontani dagli affetti più cari e aumenta, così, il tempo che passiamo a pensare ed è normale sentirsi tristi, stressati, spaventati o arrabbiati, soprattutto in questo periodo. Essere catapultati d’improvviso in una nuova realtà, scoprirsi impreparati nel gestire un evento di grandi dimensioni, non conoscere il nemico, è un qualcosa che manderebbe in confusione chiunque, sia chi possiede una potente aura emotiva, chi no. Certo, ricordare a noi stessi la forza con cui abbiamo superato, in passato, i momenti di difficoltà e di crisi, ci ridà speranza nell’affrontare il nuovo nemico. E i bambini? Come gestiscono le emozioni? Innanzitutto ricordiamoci che non esistono bambini difficili, esistono solo bambini con un bisogno maggiore di gestione delle emozioni. Questi bambini non hanno le risorse per elaborare e gestire un disagio emotivo che può sfociare in atteggiamenti negativi, ma in realtà si tratta di una richiesta di aiuto dello stesso che ha bisogno di rassicurazioni e di sostegno da parte del genitore. I bambini hanno bisogno di sapere cosa sta succedendo, si fidano di mamma e papà ed è da loro che si aspettano spiegazioni e rassicurazioni. In questo caso è importante aiutare il bambino a canalizzare l’emozione in un atteggiamento positivo e aiutarlo a renderlo autonomo nel gestirla. Questo momento sarà per il genitore un’occasione preziosa per trascorrere del tempo insieme, avvicinandosi al suo mondo, scoprendone nuove sfumature.

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Ecco alcune strategie:

  • Attraverso delle immagini realistiche, ad esempio, possiamo mostrare al bambino le espressioni facciali di un altro bambino e invitandolo ad osservare quelle immagini, capire insieme a lui quale sia il viso triste o felice o pensieroso, e così via e creare un vero e proprio “Libricino delle emozioni” con quelle stesse immagini da utilizzare ogni volta che vediamo che il nostro bambino sta vivendo una particolare emozione.
  • Poesie e filastrocche a tema da recitare insieme al bambino potranno rivelarsi utili ogni qualvolta un’emozione prende il sopravvento. Accompagnarlo nella ripetizione lo aiuterà a calmarsi e diventerà anche più divertente, così, esprimere un’emozione.
  • La lettura del testo “I colori delle emozioni”  di A. Llenas, dove il mostro dei colori ha mescolato tutte le emozioni e si è svegliato confuso e strano perché quando le emozioni sono tutte insieme non funzionano. E quindi, cosa fare? Rimettendo a posto le emozioni, il mostro tornerà a sentirsi bene?

Beh…non mi resta che augurarvi una buona lettura nelle emozioni e nel vostro cuore! Scritto da Mariarosaria Laino

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Autore

Graziella Mazza

Psicologa motivazionale, psicoterapeuta strategico breve, docente in analisi del comportamento, intelligenza emotiva e tecniche oliste integrate, applicati nell’educazione, riabilitazione, prevenzione e nella gestione economica.

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